La riduzione della povertà e l’inclusione sociale sono i principali obiettivi a cui il progetto InnovAgroWoMed intende contribuire attraverso la sperimentazione e lo sviluppo di un modello di innovazione sociale rurale che favorisca la partecipazione al lavoro femminile e l’imprenditorialità nelle aree rurali del Mediterraneo. In questa area, infatti, la disoccupazione è una delle principali cause di povertà sia per le donne che per gli uomini, soprattutto nelle aree agricole. Nell’intera regione MENA (Medio Oriente e Nord Africa), il tasso di forza lavoro femminile è del 22%, il più basso al mondo, e solo il 12% circa delle donne adulte sono imprenditrici. L’apertura economica ha portato a nuove sfide e opportunità, tuttavia il settore agroindustriale di questi paesi è debole, vincolato da molteplici fattori e formato da piccole imprese a bassa e media tecnologia.
In tale contesto, il progetto InnovAgroWoMed si concentra su due regioni europee del Mediterraneo (Valencia, Spagna e Sicilia, Italia) e due dell’area MENA (Beja e Medenin in Tunisia e Palestina) per stimolare la partecipazione e l’imprenditorialità delle donne, in particolare quelle del segmento NEET (Neither in Employment or in Education or Training), sfruttando il potenziale dell’agroalimentare, un settore strettamente in sintonia con l’identità culturale del bacino del Mediterraneo, e che mostra un livello significativo di potenziale non sfruttato in termini di innovazione e crescita.
Nello specifico il progetto prevede attività di ricerca, formazione e avviamento occupazionale. L’attività di ricerca si è conclusa con l’individuazione di un modello di formazione basato sulle caratteristiche del modello di innovazione sociale rurale adattate ai fabbisogni e caratteristiche dei territori oggetto d’intervento. Successivamente sono state selezionate più di 110 aspiranti imprenditrici o professioniste del settore agroalimentare, che attraverso il percorso formativo, altamente professionalizzante e completamente gratuito, che si concluderà nel mese di aprile 2022, acquisiranno le necessarie conoscenze e competenze per il successivo percorso lavorativo o imprenditoriale.
Tra le attività di accompagnamento occupazionale, il progetto ha previsto un programma di tirocini, career days, supporto all’avvio di iniziative imprenditoriali e l’organizzazione di fiere e road show per la presentazione dei prodotti e servizi sviluppati nell’ambito del progetto.
“Il progetto InnovAgroWoMed intende contribuire in maniera ambiziosa e sostenibile alla ripresa del settore agro-alimentare del Mediterraneo”— afferma il Prof. Marco Meneguzzo, responsabile scientifico del progetto — “in particolare nei territori coinvolti dalle iniziative progettuali, attraverso la formazione del capitale umano e l’occupazione rivolta alla fascia più svantaggiata e vulnerabile, ossia le giovani donne che in questi territori saranno ancora una volta le più colpite da questa situazione post-pandemia ma che hanno anche un elevato potenziale non sfruttato sul quale puntare per il rilancio”.
Il progetto è co-finanziato all’87% dall’Unione Europea attraverso ENI CBC MED — il programma di cooperazione transfrontaliera nell’area del vicinato Mediterraneo (European Neighbourhood Instrument – Cross Border Cooperation – Mediterranean) — ed è coordinato dal CEIS, il Centro per gli Studi Economici e Internazionali dell’Università di Roma “Tor Vergata”, mentre i partner del progetto sono: il centro studi CESIE (Italia), la cooperativa Jovesólides (Spagna), l’Associazione delle donne imprenditrici palestinesi Palestinian Business Women’s Association – ASALA (Palestina) e il Centro di formazione e ricerca sulle donne arabe Center of Arab Women for Training and Research – CAWTAR (Tunisia). Il progetto può inoltre contare sulla collaborazione del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e sul supporto dell’Associazione Italiana Donne per lo Sviluppo Onlus (AIDOS) e del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA).