È partita in parallelo in Spagna e in Italia la sperimentazione di due tecnologie innovative per la decontaminazione dei suoli sviluppate nell’ambito del progetto europeo Polluted Site Decontamination Pre-Commercial Procurement (POSIDON).
POSIDON giunge alla sua terza e ultima fase, con la consegna – da parte del Comune di Bilbao (per la Spagna) e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale di Trieste (per l’Italia) –delle aree inquinate su cui è prevista la sperimentazione e la comparazione delle tecnologie selezionate.
Realizzato da un consorzio guidato da AREA Science Park, e finanziato attraverso il Programma europeo per la Ricerca e l’Innovazione Horizon 2020, il progetto è stato realizzato attraverso la procedura dell’appalto pre-commerciale: uno strumento con cui committenti pubblici possono acquistare attività di ricerca e sviluppo finalizzate alla progettazione e realizzazione di prodotti e servizi di loro interesse, non ancora presenti sul mercato.
In particolare, POSIDON ha consentito di indirizzare, attraverso la domanda pubblica, lo sviluppo di tecnologie innovative per la decontaminazione dei suoli, colmando il divario tra domanda e offerta di soluzioni in questo campo.
La sfida comune affrontata dal gruppo di committenti di POSIDON è stata l’identificazione di una nuova tecnologia di bonifica del suolo – ed eventualmente delle acque sotterranee – economicamente vantaggiosa, preferibilmente in situ, in grado di decontaminare terreni antropici eterogenei in aree industriali dismesse, composti da una miscela di rifiuti industriali, come terreni di riempimento altamente inquinati da idrocarburi petroliferi, e terreni costituiti da argille e sabbie, altamente inquinati da idrocarburi petroliferi e metalli pesanti.
Nel corso della prima e della seconda fase dell’appalto pre-commerciale (PCP), che si è conclusa ad agosto 2021, consorzi e raggruppamenti internazionali costituiti da aziende, università e centri di ricerca hanno sviluppato e validato su scala di laboratorio quattro prototipi. Tra queste soluzioni, attraverso una procedura competitiva, sono state selezionate per dare avvio alla sperimentazione in campo le proposte di TESECO BONIFICHE e di HPC ITALIA.
In particolare, il consorzio guidato da HPC ha sviluppato la soluzione “Erase” (Electrode-Aided Soil Remediation), una piattaforma modulare flessibile in situ che prevede la posa in opera di elettrodi per ridurre la contaminazione sia di inquinanti organici che inorganici, attraverso il trasporto indotto dal campo elettrico nel suolo, oltre che azioni di trattamento chimico e biologico per iniezione di prodotti chimici e nutrienti. Il consorzio coordinato da TESECO ha invece ideato e sviluppato la tecnologia “Soil-Omic” che prevede processi biologici e chimico-fisici integrati, finalizzati alla decontaminazione di suoli e acque sotterranee da inquinanti organici e inorganici tramite formulazioni biologiche basate sull’integrazione di metagenomica e ingegneria ambientale.
Per programmare futuri comuni investimenti di bonifica, il progetto POSIDON sta estendendo la rete dei siti inquinati. Sarà possibile ricevere informazioni aggiornate sullo stato di attuazione della sperimentazione e sulle opportunità di investimento e finanziamento, rispondendo alla manifestazione di interesse disponibile a questo link.