Dall’astrofisica alla biomedicina, dalle scienze naturali all’agricoltura di precisione, dalla stampa 3D all’intelligenza artificiale: sono questi gli ambiti dei progetti vincitori del Premio L’Oréal-Unesco “Per le Donne e la Scienza”, che anche quest’anno ha assegnato sei borse di studio del valore di 20mila euro l’una a sei ricercatrici italiane under 35, nei settori delle scienze della vita e della materia.
La cerimonia di premiazione di questa ventesima edizione del Premio si è svolta a Milano, presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia. Le vincitrici sono state selezionate tra le oltre 250 candidature giunte da tutta Italia.
Marisa Brienza dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) con il progetto “Esplosioni dal passato: osservazioni radio a bassa frequenza per studiare la vita e gli effetti dei buchi neri supermassicci” cercherà di ricostruire con un livello di dettaglio senza precedenti quanto siano frequenti e potenti le esplosioni di questi oggetti cosmici.
Oltre a lei, sono state premiate Chiara Borsari, dell’Università di Milano, con il progetto “Strategie antiglicolitiche innovative basate sull’attivazione selettiva nel tumore di inibitori covalenti”; Martina Cecchetti, dell’Università di Torino, con il progetto “Predazione su specie vulnerabili da parte dei gatti domestici sull’isola di Linosa, hotspot di biodiversità”; Agnese Chiatti del Politecnico di Milano con il progetto “Metodi neuro-simbolici per migliorare l’intelligenza visiva dei robot: il caso dell’agricoltura di precisione”. E ancora, Vittoria Laghi dell’Università di Bologna con il progetto “Come impiegare la stampa 3D metallica per realizzare elementi strutturali reticolari ad alta efficienza” e Sara Moccia della Scuola Superiore Sant’Anna, con il progetto “Artificial intelligence for preterm infants’ healthcare (4PretermsAICare): l’intelligenza artificiale a supporto dello screening di disturbi legati alla nascita pretermine”.