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Clima, presentati i dati del Rapporto ISPRA sulla qualità dell’aria 

Il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (SNPA), costituito dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e dalle Agenzie ambientali di Regioni e Province autonome, ha di recente presentato a Torino presso la sede di Arpa Piemonte il “Rapporto Qualità dell’aria in Italia 2023”: un documento che vuole descrivere lo stato e il trend dell’inquinamento atmosferico in Italia mediante monografie tematiche utili alla comprensione dei fenomeni e delle tendenze in atto. 

In dettaglio, nel 2023 è emerso come siano stati rispettati i valori limite annuali di PM10, il cui valore giornaliero è rimasto nei limiti nell’89% dei casi monitorati. Solo le aree del Nord-Est del bacino padano hanno rappresentato un’eccezione (sono stati registrati 47 superamenti su 63 monitorati), insieme con la conca a Nord del Vesuvio e in provincia di Frosinone. 

I dati 2023 delineano un miglioramento rispetto al recente passato. Ma persistono situazioni di mancato rispetto dei valori limite e abbiamo accumulato grande ritardo rispetto alle scadenze previste dalle direttive UE”, ha dichiarato il Direttore generale ISPRA, Maria Siclari.

In quasi tutte le stazioni di monitoraggio esaminate, il valore annuale del biossido di azoto ha segnato una riduzione pari al 19% rispetto al periodo 2013-2022. Eventuali superamenti sono stati registrati in prossimità di stazioni di monitoraggio interessate da alte concentrazioni di traffico stradale nelle città di Torino, Milano, Brescia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Catania e Palermo.

SNPA concorre al perseguimento di livelli omogenei di tutela ambientale in tutta Italia. Con 650 stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria ha una delle dotazioni più ampie d’Europa e produce 25 mln di dati all’anno”, ha concluso il Presidente ISPRA e SNPA, Stefano Laporta.

Nonostante il trend in generale miglioramento, come sottolineato anche dall’OMS, è necessario continuare a proseguire nelle azioni di risanamento al fine di tutelare la salute dagli effetti e alte concentrazioni di polveri sottili nell’aria. 

Ministero dell'Università
e della Ricerca