Finanziato dal PNRR, il Progetto TeRABIT (Terabit Network for Research and Academic Big Data in ITaly) vede come proponenti l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) e può vantare CINECA e il Consorzio GARR come partner. Il suo obiettivo è quello di integrare e potenziare tre infrastrutture digitali di ricerca strategiche individuate dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) nel Piano Nazionale delle Infrastrutture di Ricerca 2021-2027 al fine di renderle maggiormente accessibili da parte di tutta la comunità scientifica nazionale. Le tre infrastrutture coinvolte sono:
- GARR-T, l’infrastruttura di rete a supporto dell’istruzione e della ricerca in Italia;
- PRACE-Italy, l’infrastruttura di calcolo ad alte prestazioni (HPC), nodo italiano dell’infrastruttura europea PRACE;
- HPC-BD-AI, l’infrastruttura di calcolo distribuita di tipo cloud-edge, in grado di gestire risorse di calcolo ad alte prestazioni, big data e applicazioni di intelligenza artificiale.
Recentemente TeRABIT è entrato in una nuova fase in quanto è stato acquisita una porzione del cavo sottomarino BlueMed di Sparkle che permetterà di estendere la rete dell’università e della ricerca della Sardegna nella dorsale nazionale Rete GARR-T. Tale acquisizione permetterà di utilizzare tecnologie all’avanguardia con cui sarà possibile sfruttare lo spettro ottico del sistema di cavi sottomarini BlueMed. Inoltre, questa innovazione rappresenta il primo passo per realizzare il doppio collegamento superveloce in fibra ottica in Sardegna che assicurerà al mondo della ricerca e dell’università una rapida trasmissione dei dati e una maggiore affidabilità che sarà estesa a livello mondiale. Le tecnologie per l’accesso, l’utilizzo ed i servizi associati del sistema integrato di TeRABIT saranno sviluppate in sinergia con l’azione del Centro Nazionale per l’High Performance Computing, i Big Data e il Quantum Computing (ICSC), intervento PNRR al quale tale progetto è complementare.
“Grazie alla tecnologia open cable, che offre la possibilità di gestire liberamente un’ampia gamma di spettro anziché singoli segnali ottici, questo nuovo ponte digitale in fibra ottica eliminerà la distanza dell’isola creando un’integrazione senza interruzioni tra l’infrastruttura GARR-T nella penisola e quella della Sardegna, realizzando di fatto una rete ottica unitaria su tutto il territorio nazionale. Quella di oggi è la prima pietra dell’espansione di GARR-T, che sarà completata entro il 2025 e fornirà una connettività fino a 400 Gbps”, ha detto Massimo Carboni, Chief Technical Officer di GARR.
La nuova connessione di rete supporterà le esigenze delle numerose infrastrutture di ricerca e laboratori presenti in Sardegna e rafforzerà la candidatura dell’area di Sos Enattos per ospitare il progetto Einstein Telescope, il rivelatore di terza generazione dieci volte più efficace di quelli esistenti. Una volta completata l’espansione, la rete GARR-T vedrà un aumento di 5.000 km di fibra ottica, raggiungendo una capacità complessiva di circa 40 Tbps in tutta Italia.