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Bio Open Lab, l’infrastruttura di ricerca diffusa che proietta l’Italia nel futuro della medicina predittiva

BOL

Presto l’Italia sarà tra i Paesi all’avanguardia nel campo della ricerca biomedica e della diagnostica avanzata. Il progetto BIO Open Lab, sostenuto dal PON Ricerca e Innovazione 2014-2020, prevede il potenziamento dell’infrastruttura di ricerca diffusa CERIC-ERIC, che riunisce le infrastrutture di ricerca per le scienze della vita e le nanotecnologie di otto paesi dell’Europa centro-orientale, inclusa l’Italia, offrendo a ricercatori e industrie un unico punto di accesso a oltre 50 tecniche avanzate di laboratorio.

Grazie a questo progetto, l’infrastruttura CERIC-ERIC verrà potenziata con l’installazione di una facility di sequenziamento genetico di nuova generazione – o Next Generation Sequencing (NGS) – che consentirà di sequenziare in tempi ristretti enormi quantità di DNA e di raggiungere nuove potenzialità in termini di indagine dei meccanismi molecolari e biologici, con applicazioni rilevanti nel campo della medicina predittiva.

Da Nord a Sud, il nostro Paese sarà percorso da una rete distribuita di strumentazioni all’avanguardia che permetteranno di ampliare le capacità tecnologiche nel campo della biologia strutturale, della genomica e della spettroscopia di massa, aderendo all’approccio della “medicina delle 4P”, Predittiva, Personalizzata, Preventiva e Partecipativa. 

I partner beneficiari del progetto, che ha ottenuto un finanziamento di oltre 12 milioni di euro nell’ambito dell’Azione II.1 “Potenziamento Infrastrutture di ricerca”, sono Area Science Park di Trieste, l’Università di Salerno e l’Università del Salento. Già all’inizio di quest’anno il Dipartimento di farmacia dell’Università di Salerno ha potenziato il laboratorio di spettrometria di massa avviando, tra marzo e aprile di quest’anno, 5 nuovi spettrometri di massa che permettono lo studio del rapporto tra il nostro metabolismo e alcune patologie oncologiche ed infettive ad elevato impatto sociale. Le patologie oncologiche attualmente studiate sono il cancro del colon-retto, il carcinoma epatico e il cancro alla mammella, investigate in collaborazione con l’IRCCS Castellana Grotte, l’Istituto Tumori Pascale e la Fondazione Ebris.

Sul fronte delle patologie infettive è attualmente in corso uno screening del profilo metabolomico di 120 pazienti affetti da Covid-19 con diversi gradi di severità, condotto in stretta collaborazione con Area Science Park di Trieste. 

Il progetto prevede inoltre nuovi sequenziatori presso il laboratorio di genomica ed epigenomica di Area Science Park, un centro di calcolo ad alte prestazioni presso l’Università di Salerno, e un microscopio Holo TEM/STEM presso l’Università del Salento.

Il centro di calcolo dell’Università di Salerno sarà attivo a partire da gennaio 2022 e sarà uno dei primi in Europa espressamente dedicato all’applicazione dell’Intelligenza Artificiale per l’analisi di dati omici. Il microscopio dell’Università del Salento fornirà a ricercatori italiani e stranieri una facility di microscopia elettronica olografica ad altissima risoluzione per lo studio dei materiali sensibili al danno da radiazione con applicazioni in biologia e nanomedicina. 

Alla realizzazione della facility stanno contribuendo i ricercatori dei gruppi di Fisica Applicata e Fisica della Materia del Dipartimento di Matematica e Fisica ‘Ennio De Giorgi’ e il progetto integrerà le facilities specialistiche ad altissimo contenuto tecnologico del corso di laurea in Medicina che verrà attivato all’Università del Salento a partire dal prossimo anno accademico.

Il sistema integrato che ne deriverà, con la potenzialità di affrontare nuove sfide nell’ambito biomedico e biologico con approccio olistico ed utilizzando diverse tecniche e strumentazioni, costituirà un unicum nel panorama nazionale e internazionale

“Come Area Science Park, siamo molto soddisfatti di vedere il completamento del laboratorio di spettrometria di massa di Salerno, che sarà quindi integrato all’interno del progetto e metterà a disposizione della comunità scientifica nazionale e internazionale strumentazione all’avanguardia, favorendo l’interdisciplinarietà e permettendo ricerca d’eccellenza per affrontare le sfide della società” ha affermato il Direttore dell’istituto per la ricerca e le tecnologie di Area Science Park, Stefano Cozzini.

Scheda di Bio Open Lab sul sito di AREA SCIENCE PARK

Ministero dell'Università
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