Accompagnare la transizione verde e digitale in un’ottica di sostenibilità, garantendo la transizione industriale del comparto della mobilità e accompagnando le istituzioni locali a implementare soluzioni moderne, sostenibili e inclusive nelle città e nelle regioni del Paese.
Con questo obiettivo è nato il Centro nazionale per la mobilità sostenibile: un progetto volto a stimolare e supportare la domanda e l’offerta di ricerca, innovazione tecnologica, formazione e competenze su temi legati alla decarbonizzazione, alla decongestione stradale, alla mobilità smart, alla sicurezza dei veicoli e delle infrastrutture, all’accessibilità, all’inserimento nel mercato di nuove professionalità e competenze.
L’iniziativa, di grande portata, mette insieme pubblico e privato, riunendo complessivamente 50 attori distribuiti su tutto il territorio nazionale.
Il progetto si inserisce nell’ambito dell’iniziativa per la creazione di Centri Nazionali (CN) dedicati alla ricerca di frontiera finanziata dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR)attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Il Centro sarà strutturato, in linea con la struttura di governance di tipo Hub&Spoke prevista per questo tipo di iniziative, con un punto centrale a Milano e 14 nodi distribuiti in modo capillare da Nord a Sud, a garanzia di quel riequilibrio territoriale alla base delle iniziative indicate dal PNRR.
“Il Centro nazionale per la mobilità risponde a una delle missioni chiave del PNRR: passare dalla ricerca all’impresa in un’ottica di filiera e di collaborazione estesa. Punti di forza saranno progetti ad alta maturità tecnologica con il preciso intento di dare una risposta concreta ai bisogni del Paese in una prospettiva di lungo termine che superi la scadenza del 2026. È questo il nostro impegno. È questa l’occasione per attuare riforme strutturali. Una partita che siamo disposti a giocare fino in fondo” ha commentato Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano, ente proponente del Centro per la Mobilità Sostenibile.
“Attraverso il CN mobilità il Cnr contribuirà alle importanti trasformazioni del settore legate alla decarbonizzazione, al progressivo passaggio a nuovi combustibili e alla trazione elettrica, portando le sue competenze sul trasporto navale, la modalità di trasporto di gran lunga più importante e diffusa al mondo, e sulla propulsione innovativa”, ha aggiunto Emilio Fortunato Campana,Direttore del Dipartimento ingegneria, ict e tecnologie per l’energia e i trasporti del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
I Centri nazionali sono reti diffuse di università, enti pubblici di ricerca, altri soggetti pubblici e privati impegnati in attività di ricerca, riconosciuti come altamente qualificati, che sviluppano infrastrutture, progettualità e soluzioni immediatamente fruibili per il contesto sociale. Coerenti con le priorità dell’Agenda della Ricerca Europea e con i contenuti del PNRR 2021-27, i 5 CN previsti svilupperanno la ricerca di frontiera, oltreché nel campo della mobilità sostenibile, nei seguenti 4 ambiti tecnologici: Simulazioni, calcolo e analisi dei dati ad alte prestazioni; Tecnologie dell’Agricoltura (Agritech); Sviluppo di farmaci con tecnologia a RNA e terapia genica; Bio-diversità.