Avviato nel 2019, finanziato dalla Commissione Europea con 11 milioni di euro e coordinato dal direttore dell’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche (ISP-CNR), Carlo Barbante, il progetto di ricerca internazionale Beyond EPICA (European Project for Ice Coring in Antarctica) – Oldest Ice punta a ottenere in sette anni dati sull’evoluzione delle temperature, sulla composizione dell’atmosfera e sul ciclo del carbonio, tornando indietro nel tempo di 1,5 milioni di anni attraverso l’analisi di una carota di ghiaccio.
Dodici i centri di ricerca partner del progetto, provenienti da dieci Paesi europei ed extraeuropei. Per l’Italia, oltre al CNR e all’Università Ca’ Foscari di Venezia, presso la quale insegna Carlo Barbante, spicca la partecipazione dell’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA) che si occupa, insieme all’Istituto Polare francese (IPEV), del modulo di lavoro relativo alla logistica.
Il gruppo di ricercatori, in quasi otto settimane di lavoro, ha raggiunto una profondità di 1836,18 metri nella calotta antartica. “Il carotiere ha prodotto carote di ghiaccio di 4,5 metri di lunghezza e abbiamo perforato la calotta per oltre 1000 metri in 6 settimane, raccogliendo carote di ghiaccio di alta qualità”, afferma Matthias Hüther, chief driller dell’Alfred-Wegener-Institut in Germania. L’obiettivo finale del progetto è però raggiungere una profondità di circa 2.700 metri, che rappresenta lo spessore della calotta di ghiaccio sotto Little Dome C (LDC), la trincea scientifica di 10 chilometri quadrati situata a 3.233 metri sul livello del mare, a 34 chilometri dalla stazione franco-italiana Concordia, uno dei luoghi più estremi della Terra.
Parallelamente alle attività di perforazione, infatti, a Little Dome C (LDC) sono stati processati quasi 1367 m di carote di ghiaccio. “Queste analisi sul campo ci permettono di confrontare alcune caratteristiche della carota di ghiaccio di Beyond EPICA con la carota di ghiaccio del precedente progetto EPICA perforata a Dome C. I dati ottenuti sono importanti per fornire una datazione preliminare delle carote di ghiaccio finora estratte e per studiare la conservazione del segnale climatico”, afferma Amaelle Landais, direttrice di ricerca presso il Laboratorio di Scienze Climatiche e Ambientali del Centro Nazionale Francese per la Ricerca Scientifica.
Le carote di ghiaccio di Beyond EPICA sono state ora inviate alla Stazione Mario Zucchelli per poi raggiungere l’Europa con la rompighiaccio Laura Bassi che, dotata di due container refrigerati a – 50°C, garantirà le migliori condizioni per conservare i preziosi campioni durante il lungo viaggio attraverso gli emisferi.Il successo di questa terza fase della campagna concretizza la possibilità di rivelare informazioni sempre più precise sull’evoluzione della temperatura e sulla composizione dell’atmosfera mediante l’analisi delle carote di ghiaccio. Nel ghiaccio, infatti, è possibile leggere la storia ambientale del nostro pianeta utile a ricostruire le temperature del passato e le concentrazioni di gas serra.