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Covid-19: un nuovo algoritmo per predire il numero di contagi e anticipare le varianti

Un nuovo indice in grado di descrivere la dinamica della pandemia, di predire il numero di contagi e anticipare l’emergere di varianti. A metterlo a punto è stato un team di ricercatori italiani del Rome International Center for Materials Science of Superstripes (RICMASS), di cui fanno parte ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e dell’Università di Camerino.

Il nuovo indice, presentato sulla rivista Scientific Reports e denominato indice RICMASS (RIC-Index), si pone come indice alternativo rispetto ai noti parametri Rt (tasso di riproduzione) e Td (tempo di raddoppio) ed è stato in grado di predire con successo l’emergere della variante Delta.

“L’algoritmo per la determinazione dell’Indice RICMASS (RIC-index) è stato testato durante la seconda ondata. Come risulta dalla ricerca, esso fornisce un approccio quantitativo in grado di descrivere la dinamica della pandemia attraverso l’espansione dello spazio dei parametri, ovvero monitorando l’evoluzione della coppia delle variabili Td e Rt comunemente usate”, ha spiegato Gaetano Campi dell’Istituto di Cristallografia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IC), tra gli autori dello studio.

I dati dell’evoluzione temporale del RIC-index sono disponibili sul sito www.superstripes.net e descrivono, con aggiornamenti settimanali, l’andamento della pandemia nei paesi europei e nelle regioni italiane, fornendo un’informazione diretta sulla velocità di crescita dei contagi. 

“L’algoritmo ha mostrato il successo della campagna di vaccinazione in Italia e anticipato l’emergere dell’incidenza della variante Delta a metà luglio osservata prima nel Regno Unito e in Portogallo”, ha dichiarato Antonio Bianconi, direttore del RICMASS e dell’Istituto di Cristallografia del CNR. “Questo nuovo approccio fisico-matematico appare quindi estremamente utile per predire l’evoluzione di Covid-19 in Europa, soprattutto oggi che si configura una situazione senza precedenti, con la competizione tra: velocità di realizzazione del piano vaccinale nazionale, europeo e globale; velocità di trasmissione della variante Delta; possibile emergere di una nuova variante, data l’assenza di una politica di tracciamento efficace”.

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