Ricerca e innovazione a portata di click

Generic selectors
Solo corrispondenze esatte
Cerca nel titolo
Cerca nel contenuto
Post Type Selectors
articolo
pagina

Ricerca e innovazione a portata di click

Generic selectors
Solo corrispondenze esatte
Cerca nel titolo
Cerca nel contenuto
Post Type Selectors
articolo
pagina

Cultura e creatività, nasce in Europa la comunità pubblico-privata per le industrie culturali e creative

La partnership Innovation by Creative Economy (ICE) è risultata vincitrice tra le cinque proposte di consorzi nel processo di selezione del bando dell’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT) per la creazione di una Comunità d’Innovazione per Cultura e Creatività.

La proposta vincente è stata concepita per sbloccare il valore potenziale dei settori e delle industrie culturali e creative e diventare un fattore di cambiamento per la trasformazione verde, digitale e sociale dell’Europa. L’EIT Culture & Creativity riceverà un sostegno di oltre 150 milioni di euro dall’EIT in due periodi di 7 anni, prima di diventare finanziariamente autosufficiente. Del consorzio, a guida tedesca, fanno parte per l’Italia: Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), Università di Bologna attraverso “Una Europa”, ART-ER, Fondazione Cariplo e Fondazione Fitzcarraldo.

In particolare, ART-ER ospiterà uno dei sei co-location center europei previsti e l’Istituto di scienze del patrimonio culturale (Ispc) del Cnr sarà il capofila di uno dei programmi della nuova EIT Innovation Community che integrerà ricerca, cultura e creatività per l’ambizioso obiettivo di lanciare un nuovo “Rinascimento europeo”. Un Regional Innovation Hub verrà lanciato secondo i modi e i tempi previsti dal modello della EIT Innovation Community nel Sud Italia.

Il Cnr-Ispc farà da hub per gli altri Istituti dell’Ente che contribuiranno all’iniziativa con diverse specializzazioni e competenze: l’Istituto di ricerca sull’innovazione e i servizi per lo sviluppo (Iriss), l’Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati (Ismn), l’Istituto di scienze e tecnologie cognitive (Istc), l’Istituto di scienze e tecnologie dell’informazione “Alessandro Faedo” (Isti) e l’Istituto per le tecnologie didattiche (Itd). Questa iniziale partecipazione del Cnr potrà allargarsi ad altre realtà della propria vasta rete scientifica, in base alle esigenze che emergeranno e alle competenze che potranno rendersi utili e necessarie. Associata al Cnr è anche la Fondazione TICHE (Technological Innovation in Cultural HEritage), l’organismo di coordinamento e gestione del Cluster Tecnologico Nazionale nel settore delle tecnologie per il patrimonio culturale.

“L’aggiudicazione da parte del consorzio ICE-Innovation by Creative Economy del bando dell’Istituto europeo di innovazione e tecnologia per la creazione di una Comunità d’Innovazione per Cultura e Creatività rappresenta un grande successo per i settori creativi e culturali europei” – ha commentato il Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa. “All’Italia viene riconosciuto un ruolo primario per le sue peculiarità legate al patrimonio culturale, al design e alla produzione culturale. La decisione dell’Istituto europeo di investire nei settori delle imprese culturali e creative è stato il risultato di una richiesta tenace dell’Italia durante il negoziato fra Commissione Europea e Stati Membri sul Programma quadro europeo per la ricerca e l’innovazione. Anche la proposta vincente è stata sostenuta, fin dall’inizio, dai Ministeri dell’Università e della Ricerca e della Cultura: insieme abbiamo lavorato per la definizione di una strategia nazionale. Un modello di collaborazione pubblica e privata che farà da volano per ilfuturo delle industrie creative, puntando a una innovazione della cultura europea, attraverso una contaminazione con il territorio che passa dalla transizione digitale e green. I partner italiani potranno, dunque, lavorare a vantaggio di tutto il sistema del nostro Paese”.

“Un contributo all’insegna dell’innovazione aperta e della piena disponibilità dei risultati della ricerca, destinato a creare nuova imprenditorialità, a formare e sviluppare competenze qualificate, a sensibilizzare le istituzioni e le comunità al sempre crescente bisogno sociale di cultura e innovazione – ha dichiarato la presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza. “Il Cnr metterà a disposizione le proprie infrastrutture di ricerca nei settori dell’innovazione sociale e culturale, come E-RIHS, l’infrastruttura di ricerca europea per le scienze del patrimonio, e DARIAH ERIC, l’infrastruttura di ricerca digitale per le arti e le scienze umane, considerate punti di riferimento a livello internazionale per la gestione integrata di conoscenze, metodologie di ricerca e applicazione delle tecnologie più innovative”.

Ministero dell'Università
e della Ricerca