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Driving Urban Transition: pubblicato il bando congiunto 2022

È aperto il bando congiunto 2022 della Driving Urban Transition finanziato dalla Commissione europea nell’ambito dei partenariati europei supportati da Horizon Europe.

Lo scopo del bando è sostenere la ricerca transnazionale con progetti innovativi, per creare una comunità sui temi delle transizioni urbane e costruire una piattaforma di ricerca e innovazione per aiutare le città a diventare più sostenibili, inclusive e vivibili.

Le sfide sono articolate in tre Transition Pathways che riguardano energia, mobilità ed economia circolare:

  • Positive Energy Districts (PED) mira a ottimizzare il sistema energetico locale attraverso l’efficienza energetica, la flessibilità e la produzione locale di energia da fonti rinnovabili in azioni volte alla transizione energetica (urbana) e alla neutralità climatica, integrando queste azioni nei processi di pianificazione urbana;
  • 15-Minute City (15mC) si concentra sul ripensamento del sistema di mobilità esistente e della morfologia urbana per incoraggiare scelte di mobilità sostenibile, ridistribuire lo spazio urbano e riorganizzare le attività quotidiane in modo da rendere le città più neutre dal punto di vista climatico, vivibili e inclusive;
  • Circular Urban Economies (CUE) promuove la progettazione di luoghi urbani caratterizzati da urbanistica rigenerativa, ossia comunità e quartieri vivibili, inclusivi e verdi che siano sostenuti da economie urbane circolari.

I progetti selezionati nell’ambito del bando saranno finanziati direttamente a livello nazionale da 60 partner provenienti dai seguenti Paesi: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia e Regno Unito. Per l’Italia il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) e il Ministero dello Sviluppo economico (MISE) mettono a disposizione 18 milioni di euro.

Ciascuna proposta deve coinvolgere partner provenienti da almeno tre di questi Paesi che siano idonei a ricevere finanziamenti dai propri enti nazionali o regionali. Il valore aggiunto della collaborazione transnazionale deve essere dichiarato in modo chiaro.

Il bando è aperto a numerose discipline scientifiche e consente un approccio interdisciplinare allo scopo di supportare un’ampia gamma di attività, dalla ricerca all’innovazione, all’implementazione. Inoltre, richiede il coinvolgimento esplicito nel progetto di varie tipologie di partner (aziende, enti pubblici, ONG, etc.) e di tenere conto dei bisogni degli utenti nell’identificare gli obiettivi progettuali.

Il processo si articola in due fasi, con la presentazione obbligatoria di proposte preliminari nella prima fase (con scadenza il 21 novembre 2022) e la presentazione di proposte complete nella seconda fase (con scadenza il 3 maggio 2023).

Per ulteriori informazioni sulle modalità di partecipazione consultare la sezione dedicata sul sito di Ricerca internazionale.

Pagina web dedicata al bando

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