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Fisica delle particelle: un premio a Frank Calaprice per il contributo all’esperimento Borexino

La comunità scientifica dell’esperimento Borexino, condotto presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto di Fisica Nucleare (INFN), ottiene un nuovo riconoscimento, con l’attribuzione di un prestigioso premio da parte dell’American Physical Society allo scienziato Frank Calaprice per il suo contributo a Borexino.

Al fisico dell’Università di Princeton è stato attribuito il Bethe Prize – come si legge nella motivazione dell’American Physical Society – “per il suo pionieristico lavoro nella misura della completa spettroscopia dei neutrini solari con rivelatori di grande scala a ultra-basso fondo, nello specifico Borexino, culminata nell’osservazione dei neutrini dal ciclo CNO, che ha fornito la prova sperimentale del funzionamento di tutte le reazioni nucleari responsabili dell’evoluzione stellare”.

Avviato alla fine degli anni ‘80 con l’obiettivo studiare le proprietà dei neutrini solari a bassa energia, Borexino ha visto, a partire dal 1990, l’ingresso nella collaborazione di Frank Calaprice, che ne è diventato uno dei fondatori insieme a Gianpaolo Bellini, ricercatore INFN e professore emerito all’Università di Milano.

Concluso nel 2021, l’esperimento realizzato al Gran Sasso ha conquistato, nel corso della sua ultradecennale attività scientifica, l’ineguagliato record di radiopurezza: una caratteristica, questa, che ha consentito di effettuare scoperte fondamentali sul funzionamento delle stelle, attraverso lo studio dei neutrini solari.

“Il successo di Borexino e soprattutto la sua straordinaria purezza devono moltissimo alla creatività e alla determinazione di Frank, molte delle idee cruciali sono frutto del suo lavoro”, ha commentato Marco Pallavicini, vicepresidente dell’INFN e co-coordinatore della collaborazione scientifica Borexino.

Il Bethe Prize si aggiunge così agli altri importanti riconoscimenti ottenuti da Borexino e dalla sua comunità scientifica: il Premio Bruno Pontecorvo,assegnato nel 2016 dal Joint Institute for Nuclear Research di Dubna, a Gianpaolo Bellini, il Premio Enrico Fermi della Società Italiana di Fisica sempre a Gianpaolo Bellini l’anno successivo e il Giuseppe e Vanna Cocconi Prize, riconosciuto dalla European Physical Society a tutta la collaborazione scientifica dell’esperimento Borexino nel 2021.

Istituito in onore del fisico Hans A. Bethe, il premio assegnato dalla American Physical Society riconosce il lavoro eccezionale teorico o sperimentale nel campo dell’astrofisica, della fisica nucleare, dell’astrofisica nucleare o in ambiti correlati.

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