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Inaugurato il collegamento in fibra ottica dell’Osservatorio vesuviano

L’Osservatorio vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), il più antico osservatorio vulcanologico al mondo – fondato nel 1841 per volontà del Re delle Due Sicilie Ferdinando II di Borbone – è stato raggiunto dalla fibra ottica, con il collegamento alla rete GARR.

Posto sul Colle del Salvatore, a 608 metri di altezza dal mare, nel comune di Ercolano, l’Osservatorio ha un ruolo strategico per il monitoraggio del Vesuvio, un’area ad alta densità abitativa. La localizzazione dell’Osservatorio, in altitudine sul fianco del vulcano, è strategica anche per raccogliere i dati di monitoraggio provenienti dagli altri punti di osservazione dell’area, dai Campi Flegrei a Ischia.

Il collegamento in fibra ottica della sede di Ercolano alla rete nazionale GARR, dedicata all’istruzione e alla ricerca, consentirà di supportare e ampliare le attività di monitoraggio sismico e vulcanico in real time e rappresenta un importante passo in avanti in termini di affidabilità ed efficienza.

“L’aver raggiunto con la fibra ottica la nostra sede storica è un risultato di altissimo valore tecnologico che ci permetterà non solo di consolidare e potenziare le nostre attività scientifiche e di monitoraggio, ma anche di offrire ai visitatori del Museo annesso nuovi percorsi didattici, formativi e divulgativi basati sulla connettività”, ha commentato il direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV, Francesca Bianco.

“Uno degli obiettivi più importanti di GARR è quello di garantire a tutti i ricercatori le migliori condizioni per fare ricerca indipendentemente dalla localizzazione delle loro sedi”, ha dichiarato Claudia Battista, coordinatrice del Dipartimento Network e vicedirettrice GARR.

Con la sede dell’Osservatorio Vesuviano arrivano a diciassette le sedi INGV connesse con la rete GARR, di cui alcune in aree segnate da un forte divario digitale.

Ministero dell'Università
e della Ricerca