È stato presentato a Milano, presso la sede dell’industria spaziale OHB, il satellite LARES2 dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), pronto ad andare nello spazio.
Il satellite sarà lanciato in orbita dalla sede di Kourou – nella Guyana francese – dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) a bordo di Vega C: l’ultima evoluzione del lanciatore europeo Vega, costruito dall’azienda Avio con sede a Colleferro, in provincia di Roma.
A darne notizia è il Centro Ricerche Enrico Fermi (CREF), che partecipa al progetto con il fisico Ignazio Ciufolini, responsabile scientifico della missione, e con Claudio Paris, ingegnere che ha curato la progettazione del satellite, i test dei materiali e dei suoi costituenti.
Il nuovo satellite rilancerà con più ambiziosi obiettivi la sfida di LARES (LAser RElativity Satellite): una piccola missione spaziale tutta italiana che ha consentito di produrre test e misure nel campo della relatività generale – la teoria gravitazionale di Einstein – e di altre teorie di fisica fondamentale con un certo errore sperimentale. Il compito di LARES2 sarà quello di ridurre l’errore di queste misure e test di un fattore di circa dieci rispetto al LARES1, il che potrebbe consentire di distinguere tra differenti teorie fisiche.
Tra gli oggetti di studio del nuovo satellite c’è il frame-dragging: un fenomeno di deformazione dello spazio-tempo generato da correnti di massa-energia, come la rotazione di un corpo dotato di massa, secondo quanto previsto dalla teoria della relatività generale di Einstein. LARES2 sarà in grado di misurare questo effetto – di piccolissima entità e intorno alla Terra e dunque estremamente difficile da misurare in modo diretto con precisione – con un piccolissimo errore di circa un millesimo. La missione consentirà inoltre di misurare il campo gravitomagnetico – un altro fenomeno chiave per la teoria della relatività einsteniana – con un’accuratezza senza precedenti, e fornirà importanti stime nel campo della geodesia spaziale e della geofisica.
Fonte: CREF