Sull’esempio di Canada e Nuova Zelanda, la Corea del Sud ha concluso lo scorso 25 marzo i negoziati per aderire a Horizon Europe, il programma di ricerca e innovazione dell’UE. Dal 2025, dunque, i ricercatori coreani potranno richiedere sovvenzioni nell’ambito del II Pilastro su un piano di parità con i colleghi europei. Il Pilastro II è la parte collaborativa più ampia del Programma perché si concentra principalmente sulle sfide globali condivise: clima, energia, economia digitale e salute, con un budget di 53,5 miliardi di euro. Inoltre, i ricercatori potranno partecipare alla maggior parte dei partenariati europei.
Tradizionalmente, questa forma di cooperazione veniva offerta dall’Unione ai paesi geograficamente vicini. Tuttavia, il programma Orizzonte Europa ha introdotto un importante cambiamento nell’approccio alla cooperazione internazionale in materia di ricerca e innovazione, introducendo per la prima volta la possibilità di associazione di paesi con idee simili con un forte profilo scientifico, innovativo e tecnologico, non necessariamente situati in prossimità geografica dell’UE.
Si prevede che la firma dell’accordo per l’associazione avverrà nella seconda metà del 2024. Tale adesione conferma l’impegno dell’UE per promuovere l’eccellenza, mettere in comune risorse per un progresso scientifico più rapido, sviluppare innovazione e promuovere un’apertura nella cooperazione globale alla ricerca.
La cooperazione tra l’UE e la Repubblica di Corea nel campo della ricerca e dell’innovazione è disciplinata dall’accordo di cooperazione scientifica e tecnologica, entrato in vigore nel 2007, ed è monitorata e guidata dal comitato misto per la cooperazione scientifica e tecnologica.