Un gruppo di ricercatori presso il Laboratorio di Acceleratori di Particelle e Applicazioni Mediche del Centro Ricerche dell’Agenzia nazionale per le Nuove tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA) di Frascati ha sviluppato il nuovo prototipo innovativo ProBREAST.
Tale prototipo è stato realizzato nell’ambito del Progetto TECHEA (TECHnology for HEAlth) condotto dalla Divisione Tecnologie Fisiche per la Sicurezza e la Salute dell’ENEA, volto a realizzare e mettere in rete un’infrastruttura tecnologica per lo sviluppo, la validazione e il lancio di prototipi di sistemi basati su tecnologie fisiche, per applicazioni finalizzate alla tutela della salute. L’attività è condotta in collaborazione con “utilizzatori finali” industriali interessati a commercializzare prototipi più maturi.
Presentato lo scorso ottobre, in occasione della Giornata internazionale contro il cancro al seno, ProBREAST è ora pronto per la successiva fase di ingegnerizzazione e commercializzazione. È costituito da un tavolo con un’apertura circolare attraverso la quale è esposto il bersaglio (seno), sotto la quale è presente una sorgente di fotoni rotante, costituita da un piccolo acceleratore lineare di elettroni di energia 3 MeV (milioni di elettronvolt) e un convertitore elettrone-X, il tutto montato su una struttura rotante. Questo meccanismo rende la radioterapia più efficace e meno invasiva, proteggendo i tessuti, specialmente quelli di cuore e polmoni, dai danni collaterali associati alla radioterapia tradizionale. Rispetto ai sistemi finora usati, ProBREAST si distingue non solo per la qualità e l’efficacia della radiazione, ma anche per la minore invasività e le minime esigenze di schermatura della sala di radiologia, che lo rendono particolarmente adatto ai reparti di radioterapia, con un risparmio di costi e tempi e una riduzione delle liste di attesa. Inoltre, le pazienti vengono poste in posizione prona anziché supina per ridurre l’esposizione ai raggi.
“Il nostro obiettivo è perseguire l’innovazione implementando nuove tecnologie e rafforzando il dialogo con le imprese”, sottolinea Concetta Ronsivalle, responsabile del Laboratorio ENEA per gli Acceleratori di Particelle e le Applicazioni Mediche. “Il nostro laboratorio è aperto alla collaborazione con il mondo produttivo, a partire dal trasferimento di tecnologie e know-how, per costruire un’alleanza con le imprese, favorire processi di innovazione aperta e creare progresso e benessere”.
Oltre agli acceleratori compatti per radioterapia, l’ENEA dispone di molte altre apparecchiature applicabili in ambito medico e di tutela della salute tra cui: sensori spettroscopici laser mobili per applicazioni in situ nel settore alimentare, sensori in fibra ottica indossabili per il monitoraggio di pazienti durante la diagnostica nucleare o la radioterapia, rilevatori di radiazioni per dosimetria basati su cristalli e pellicole di fluoruro di litio.