La collaborazione dell’Event Horizon Telescope (EHT), attiva dal 2017, ha realizzato la prima immagine in luce polarizzata del buco nero supermassiccio Sagittarius A* (Sgr A*), al cuore della nostra galassia. Ciò ha permesso agli astronomi di misurare la polarizzazione, un indicatore della presenza di campi magnetici forti e organizzati che si sviluppano a spirale dal margine di tale buco nero. Inoltre, l’immagine ha rivelato che la struttura di tali campi magnetici è sorprendentemente simile a quella del buco nero M87*, anche esso al centro della galassia, fattore che indicherebbe che questi forti campi magnetici possano essere comuni ai buchi neri. Questa somiglianza suggerisce anche che vi possa essere un getto di materia nascosto in Sgr A*, così com’è in M87*.
Essere riusciti a ottenere immagini di entrambi i buchi neri supermassicci in luce polarizzata è un grande risultato perché offre nuovi modi per confrontare e contrapporre buchi neri di diverse dimensioni e masse. Con il progredire della tecnologia, è probabile che le immagini rivelino ancora più segreti sui buchi neri e sulle loro somiglianze o differenze.
“Il fatto che la struttura del campo magnetico di M87* sia così simile a quella di Sgr A* è significativo perché suggerisce che i processi fisici che governano il modo in cui un buco nero alimenta e lancia un getto potrebbero essere universali tra i buchi neri supermassicci, nonostante le differenze di massa, dimensione e ambiente circostante. Questo risultato ci consente di affinare i nostri modelli teorici e le nostre simulazioni, migliorando la nostra comprensione di come la materia viene influenzata vicino all’orizzonte degli eventi di un buco nero”, ha spiegato Mariafelicia De Laurentis, professoressa all’Università di Napoli Federico II e ricercatrice all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).
Kazi Rygl, ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) a Bologna, ha aggiunto che grazie alla luce polarizzata sarà possibile conoscere meglio gli aspetti di questo buco nero, come le proprietà dei suoi gas e i meccanismi che avvengono quando si alimenta.
La collaborazione scientifica EHT prevede di osservare nuovamente Sgr A* ad aprile. Ogni anno, le immagini migliorano man mano che EHT si arricchisce di nuovi telescopi, maggiore larghezza di banda e nuove frequenze di osservazione. Il potenziamento della capacità osservativa pianificato per il prossimo decennio consentirà di ottenere filmati ad alta fedeltà di Sgr A*. Questo aumento di sensibilità e di dettaglio potrebbe portare a rivelare un getto di materia oggi ancora nascosto, e consentire agli scienziati di osservare caratteristiche di polarizzazione simili in altri buchi neri. Inoltre, estendere EHT nello spazio grazie al contributo di telescopi satellitari potrà fornire immagini dei buchi neri più nitide che mai.
Per saperne di più:
- Buco nero, Event Horizon Telescope (EHT) pubblica nuove immagini di M87*
- The Astrophysical Journal Letters articolo “First Sagittarius A* Event Horizon Telescope Results. VII. Polarization of the Ring”
- The Astrophysical Journal Letters articolo “First Sagittarius A* Event Horizon Telescope Results. VIII.: Physical interpretation of the polarized ring”
- Press release dell’Eso