Ministero dell'Università e della Ricerca

Logo ResearchItaly

Ricerca e innovazione a portata di click

Generic selectors
Solo corrispondenze esatte
Cerca nel titolo
Cerca nel contenuto
Post Type Selectors
articolo
pagina

Ricerca e innovazione a portata di click

Generic selectors
Solo corrispondenze esatte
Cerca nel titolo
Cerca nel contenuto
Post Type Selectors
articolo
pagina

Un nuovo sito per il database delle faglie sismiche italiane

È online in una veste completamente rinnovata e dotata di nuove funzionalità il sito del Database of Individual Seismogenic Sources (DISS), il database delle faglie sismogenetiche, ossia potenzialmente capaci di generare terremoti, identificate fino a oggi in Italia mediante studi storici, geologici e geofisici.

Con i suoi molteplici strumenti di navigazione il DISS, realizzato da un team di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), permette di osservare in tre dimensioni le faglie sismogenetiche che hanno causato o potrebbero causare terremoti nel territorio italiano. Attraverso il sito è inoltre possibile consultare la vasta documentazione che accompagna le sorgenti, valutando la pericolosità sismica su scala regionale e nazionale.

In particolare, il sito consente di consultare le “sorgenti individuali”, che in genere rappresentano le faglie che hanno causato i forti terremoti del passato; le “sorgenti composite”, ovvero rappresentazioni semplificate di sistemi di faglie estesi che possono includere alcune sorgenti individuali; e le “zone di subduzione”, che propongono una struttura semplificata di questi importanti elementi geodinamici. Sono, infine, visibili anche le “sorgenti dibattute”, cioè quelle faglie attive che una parte della letteratura scientifica propone come potenziali faglie sismogenetiche, ma per le quali non esistono ancora conoscenze sufficientemente complete.

La nuova versione del sito intende fornire un innovativo strumento di indagine ai ricercatori e ai professionisti impegnati nella progettazione di opere di varia natura, oltre che ai tecnici e ai decisori istituzionali preposti alla prevenzione e gestione dei rischi.

Fonte: INGV

Ministero dell'Università
e della Ricerca

TRASPARENZA